Il 29 maggio le classi quarta e quinta, “LA QUARINTA”, sono partite per la Valle D’Aosta nell’intento di visitare il Parco Nazionale del Gran Paradiso. La meta all’interno del parco è stata la valle VALSAVARENCHE e abbiamo alloggiato in un bellissimo camping per cinque giorni in autogestione! Salire a più di 2000 metri, osservare il panorama delle Alpi che ha stupito tutti noi per le sue bellezze, è stato il nostro obiettivo. Scoprire ed esplorare il territorio ci ha regalato tante emozioni e incontri ravvicinati con la fauna del posto; per esempio le marmotte, riguardo questi animali un biologo esperto che stava facendo la registrazione dell’interrelazione tra di loro, ci ha spiegato come questi piccoli animali hanno una loro organizzazione di gruppo e questo ha interessato tutti noi e ha permesso di osservare con occhi più consapevoli le marmotte. Nelle nostre escursioni abbiamo ammirato dei giovani stambecchi che giocavano tra loro simulando una lotta; un camoscio che è apparso facendo un gran salto sulle teste della guida e di una bambina di quinta! Il bagaglio dalle nostre osservazioni e i racconti della nostra guida sono stati rinforzati dalle spiegazioni fatte da un referente del corpo di sorveglianza del parco. Una sera, dopo cena, abbiamo avuto quest’ora di lezione ambientale “monitorare la natura”. Altro momento importante è stato la visita al museo delle Alpi nel Forte di Bard. Spazio museale all’avanguardia che racconta una montagna “vissuta” e trasformata dalla mano dell’uomo. Un racconto nello spazio e nel tempo in cui suoni, video e proiezioni danno forma a scenografie, ricostruzioni e giochi multimediali che accompagnano il visitatore lungo un viaggio di esplorazione da vivere con i cinque sensi. Un ricordo che rimarrà impresso è stato “la montagna di notte”: al calar del sole… Il gruppo si è avventurato in una escursione notturna. Accompagnati dalle stelle e dalla luna e usando i cinque sensi, abbiamo osservato la natura come un animale notturno, usando prevalentemente i quattro sensi perché la vista era meno protagonista.
L’esperienza che ha coinvolto il gruppo nell’organizzazione del quotidiano è stata l’autogestione. Tutti noi, grandi e piccoli, ci siamo sentiti responsabili gli uni degli altri e anche degli spazi di vita comune.
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Dicembre 2020
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